Vedrai molte situazioni in ginocchio. Momenti nei quali finiranno applausi e proclami e tu rimarrai solo, lì in terra. Esponiti, esponiti sempre, fai quello che ti pare, cadi nello sconforto, gioisci, rialzati e non aver paura di essere chi sei e poi riparti con il timore di poter incespicare e cadere di nuovo e di nuovo ancora... Io porto al petto molte medaglie che mi hanno vista bocconi e smarrita e chi mi conosce mi chiede spesso quale possa essere il segreto per risollevarsi. Sono sempre stata un’eccessiva mai tifosa delle situazioni tiepide o a metà, mai capace di non vivere tutto a più non posso, gioie e dolori, glorie e sconfitte, fragilità e estasi e questo credo sia il mio vero segreto. È così tra ricerche, studi e vita sono approdata a comprendere che il mio espormi era in realtà la mia medaglia ad honorem. Non mi sono mai sentita una destinata a soffrire o a fallire ma una capace di starci in quei fallimenti con tutta me stessa, di stare in quella sofferenza fino a non avere più lacrime, quello sì. Ed è così che ho scoperto che quello che sembrava essere l’incantesimo che mi voleva spesso in terra era invece il mio più grande dono. Addentrarsi nei meandri del dolore è altrettanto coraggioso come mostrarsi semplicemente per quel che si è. Non dimenticarlo mai. Sii fuoco e acqua, vento e tempesta, tuono e fiume, perché è questo l’unico modo per imparare ad amarti davvero. Comprendere le emozioni, emozionarsi e non congelarsi alla paura, vuol dire accettare di farsi attraversare, vuol dire avere tanta tantissima paura ma anche essere pieni di felicità, Vuol dire spesso vergognarsi e così solo così Poter comprendere chi si è. Esporsi è il segreto dei segreti, scendere nell’arena è il segreto, smettere con gli sdilinquimenti e cominciare con il manifestare ciò che sei, quel che pensi , credi e senti. Il senso di appartenenza l’ho appreso così io, durante questo meraviglioso viaggio perché è solo quando hai capito chi sei disposto ad essere, quanto sei disposto a cadere, a rialzarti e di nuovo a rischiare e ancora e poi ancora, che comprendi cosa non è tuo perché non lo è mai stato e cosa invece è ineffabilmente tuo da sempre. È così che ogni muro diventa orizzonte e tu in ogni caso è sempre, degno di essere immensamente amato
Tiziana Cerra