Ci sono milioni di modi per ostacolare il cambiamento, uno dei più diffusi è di certo quello legato all’autocritica e all’autoammonimento.
Che cosa desideri davvero? Bene, parti da lì. Prova semplicemente a lasciare andare ogni opinione negativa su te, la paura di non essere abbastanza, il senso di colpa, il dolore per quella o quell’altra cosa, l’autocommiserazione, il crederti troppo buono, il timore per un risultato futuro e tutto il resto. Ciò che stai attraversando profuma di perfezione, integrazione e guarigione anche se tu vedi ombra, ha il sapore della totalità del tuo divino essere ed esistere. Abbandonati alla possibilità di vedere irradiare di luce propria, tutto ciò che di te hai tacciato come sbagliato da sempre. Siedi in un angolo e almeno una volta al giorno, contemplati. Sta a te uscire dal vestito che hai finito con il cucirti addosso, dal personaggio che ti vuole fallito e sofferente piuttosto che creativo e felice. Tu non sei quel vestito tu sei la capacità di indossare quei mille te che ti rendono unicamente chi solo tu puoi essere. Lamento, compatimento e disapprovazione, sono gli eserciti agguerriti che ogni giorno scagli contro ogni tua intenzione e direzione. Eserciti che lottano contro chi sei da sempre, affinché tu sia piuttosto un po’ meno ma mai e poi mai davvero libero, realizzato e amato.
Tiziana Cerra