LA FORZA DI ESSERE COPPIA ANIMICA
Il bisogno non permette la manifestazione dell’assenza. Lo permette il desiderio. L’accoglienza della mancanza. Il sopraggiungere di quello spazio dell’amore che perché si fa dolore e oblio, diviene consapevolezza e comprensione, crescita. L’amore sa farsi amore quando da amore romantico, si fa direzione personale e identità, divenendo preghiera, illimitato sapersi e costante spingersi anche respingendosi. Il mancarsi ha intensità differenti ma mai meno amore e lo stesso orizzonte, lo stesso fine, quello che consente ad entrambi i partner di scavare dentro se e fare di quel vuoto corda tesa per ogni freccia. Calderone affinché le proprie miserie divengano dono, semina e universo. Attraverso l’amore si diviene completi e non perché siamo rotti o mancanti da soli ma solo perché nell’altro, con l’altro e per l’altro nasce l’impulso alchemico che sospinge a divenire migliori e a guarire se stessi. Amarsi è condursi attraverso tutto di noi, attraverso l’accadere. Il modo per riconoscere un amore animico, è quello di valutarne la funzionalità evolutiva. Non è amore se ti accontenta, è amore se ti insegna a non accontentarti. Non è amore se ti frena è amore se con esso esalti e valorizzi ogni cosa di te e ahimè non sempre nella gioia, mentre ti immergi nell’oscurità dei tuoi abissi, mentre ti scopri demone e drago, giullare e fanciullo, cavaliere e mendicante, esule e re. L’amore si celebra nella mancanza, da il suo meglio nell’incomprensione, impara a ergersi nel dolore. Accadere avviene nell’assenza ma non l’assenza che immobilizza e toglie ma quella che fortifica, porta intuizione e dona. La coppia animica non risponde ad accordi terreni ma solo a patti divini. Accade così che reciprocamente, ci si dona il meglio e il peggio, nell’inconsapevole costante esporsi, nell’instancabile prendersi e spostarsi. Entrambi i partner rispondono con ogni respiro di se, ad antiche promesse, a piani inconsci, portandosi dove devono, spingendosi dove sanno, come in una non dualità inevitabile e sacra, come in una suggestione ineffabile e eterna, come in una danza sussurrata, tenace, magica...
Tiziana Cerra
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