Moltissime donne che vengono pittorescamente chiamate dalla comunità scientifica "in età fertile", soffrono di distrubi plurimi all'apparato riproduttivo come: cisti, fibromi, infenzioni batteriche, vaginosi croniche, contratture del pavimento pelvico, cistiti, ecc...Spesso questi disturbi sono come labirinti senza uscita in cui facilmente si devia dalla propria strada per inseguire ossessivamente cure, diagnosi, voci, consigli da zie, nonne, cugine, cognate che sono guarite facendo così o cosà. Vorrei soffermare per un attimo l'attenzione su un rimedio che nessuno mai prende in considerazione perchè è il più difficile da attuare. Avete mai pensato che l'apparato riproduttivo è la fonte della vostra creatività? Avete mai pensato che la capacità creativa di ciascun individuo, chiede altro, oltre al semplice riprodursi? Vulva e corde vocali, laringe e utero: forse la donna si ammala perche decide ad un certo punto della sua vita di esimersi dal far sentire la propria voce? Di impacchettare la propria espressività e creatività e metterla in un angolo della soffitta a prendere la polvere? Quale vento impetuoso soffia nel corpo di ogni donna chiedendo di essere vissuto? Chiedendole di danzare a piedi scalzi dentro all'occhio di un ciclone? Poetesse, drammaturghe, sibille di ogni epoca e specie l'hanno fatto e non perchè erano "in età fertile", ma perchè con il loro canto, con la loro "sacra parola" hanno fertilizzato il Mondo. Diamoci il permesso di fare ciò per cui siamo venute al mondo. Diamoci il permesso di levare il nostro canto! Diamo vita a noi stesse!
Irene Adi Rahimo Conti