Stai su quella salita impervia.
In bilico, il tempo necessario per ascoltarti, per
accettarti tremare, per provare tenerezza per quel senso di sconfitta. Così, infinitamente solo
da quell’infinito sempre. Stai lì, in ascolto,
Per ogni volta che non ti sei creduto e ti stringeva la gola avanzare, per ogni volta che ti scendevano le lacrime dalla paura e ti sudavano le mani a lasciare andare, mentre stringevi il mondo perché nulla ti sfuggisse, mentre tutto ti scivolava tra le dita, mentre giocavi ad essere un estraneo che non si sapeva. Appartenersi e riconoscersi è un viaggio da eroi, occorre tempo. Smetti di fare. Non occorre fare, occorre semplicemente stare.
Tiziana Cerra
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