Il Sabato Santo è il giorno del silenzio, della meditazione, della discesa di Gesù agli inferi, il silenzio visto come umanizzazione del dolore, l’umano nel divino. Dio, anch’egli tace. È il momento per lui stesso di comprendere ancor di più la sofferenza degli uomini, ora nel suo dolore più grande, quello per l’uccisione del suo amato figlio. È il giorno della madre che raccoglie la sua fede e ciò che rimane di se stessa, sul corpo di quel figlio esangue. Lei, più di ogni altra, crede nella forza dei miracoli. È il giorno delle donne, le uniche che si recheranno coraggiose al sepolcro ed io credo, sia anche il giorno della gratitudine, perché quel silenzio è accettazione, è dignità della sofferenza e orizzonte a quel nuovo respirare. Perché il silenzio è l’unica culla per ciò che chiede di morire e non per spegnersi per sempre ma solo per saper risorgere ad una nuova e più grande vita.
Tiziana Cerra
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