Continui a focalizzarti su quello che definisci il tuo problema perché non è ancora tempo, ignori che tutte le risorse in te sono lì per te, intatte, perché non è l’ora. Ti concentri sul malessere che senti, perché diventare il tuo soffrire porterà dopo l’oblio alla spinta interiore, affinché tu possa concentrarti a breve sulle tue passioni e sul tuo potere creativo, e così risalire. La tua anima ti fornisce ogni giorno occasioni di ristoro e di rinascita, aprirti a questa possibilità vuol dire provare attraverso il respiro ad avvicinarti a ciò che non è compromesso e che è possibilità. Non è ignorare la sofferenza ma sollecitare in te la certezza che sofferenza e gioia sono binari paralleli sempre, c’è una e c’è anche l’altra. Cerca, lascia che ogni cosa ti parli, di quell’altro te che stai spostando. Per essere felice hai bisogno di ricongiungerti con tutto di te, anche con ciò che ti spaventa. @tizianacerra.com
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