Concediti tempo.
Il tempo dell’incertezza, il tempo della fragilità, il tempo della vergogna, il tempo di non percepire tempo, il tempo per darti tempo. Concediti spazio, come quando manca respiro e apri le finestra, perché credi manchi aria. Concediti il dolore, sordo, debilitante, pungente, come quando è cosmico e non sai davvero più che fare. E concediti sempre quel “non so che cosa fare”, perché è proprio lí che tutto sa avvenire.
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