Esiste una memoria inconscia, legata ai non detti familiari ed ai singoli vissuti che ci dirige. La trasformazione delle sofferenze destiniche, ha a che fare con la consapevolezza di ciò che pur in latenza ci sospinge, ciò che ci pone in azione o in reazione. Non è ciò che ci accade ma ciò che blocchiamo ancor prima che accada.
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(Foto Cash Macanaya, unsplash)