L’ALBERO DELL’AMORE RECIPROCO
C'era un uomo di Ch'en che, quando dovette separarsi dalla moglie, spezzò in due uno specchio, in modo che ognuno ne tenesse un pezzo. Quando uno dei due si dimenticava dell'altro, i pezzi volavano via, come uccelli.
Una donna di Sung agognando il marito, si recò sulla sua tomba e vi rinacque
come albero. Adesso è chiamato l'albero dell'amore reciproco.
Sulla rotta che le persone percorrono per recarsi in Cina, dimora una divinità,
chiamata divinità di Shika. Si dice che una donna, struggendosi per il marito che
aveva compiuto la traversata fino in Cina, diventò la divinità del santuario, e la forma dell'isola dove essa risiede assomiglia a quella donna.
La donna era la principessa Sayo di Matsura.
Dal lontano passato fino ai giorni nostri, che si tratti di genitore e figlio o di
signore e servitore, è mai esistita una separazione indolore? Ma nessuna separazione è così dolorosa come quella fra un uomo e una donna.
Tu sei nata donna per innumerevoli esistenze sin dal remoto passato, ma questo marito era il tuo ultimo buon amico nel mondo di saha.
Fiori sparsi
frutti caduti
sbocciano e si riformano
perchè chi è morto
mai più tornerà?
L'anno scorso eri in lutto
anche quest'anno è duro
Un giorno dopo l'altro, un mese dopo l'altro.
C'è sempre un peso sul tuo cuore.
Ho recitato il Daimoku del Sutra del Loto per lui.
~ L'albero dell'amore reciproco SND, Vol.2, p.867