NUVOLA
NUVOLA
È ritornare
È ricordare
È arrendersi al fatto che tutti dobbiamo rinascere
per ridere
per essere
per vivere
È rientrare tra i solchi di ogni dolore e da lì innalzarsi
È vederli quei solchi
riconoscerli quei dolori
È sapersi esser visti persi per ritrovarsi
È il fiato che si accorcia
tornando lì
Dove siamo già stati
Dove siamo sopravvissuti
Dove un giorno siamo nati
È guardarsi morire
Per scegliere di vivere
È una mano che allunga la mano
E l’altra mano che non la respinge, la stringe
È il fiato che manca
Una carezza che giunge
Un viso che si arrenda a ogni lacrima
È la vita che si alza in piedi
Dopo esser stata prona
È un universo di possibilità che si schiude
E respira
respira
respira
Dopo esser morto per milioni di volte
Per milioni di istanti
Per milioni di dolori
nell’arco di una stessa vita
Una sola stessa vita mai ancora vissuta
È una guancia che si arrende a una carezza
È una lacrima che pretende di morire sulla bocca
è un sorriso che traballa e poi trabocca
riaffiorando ai sui lati
è un nuovo vagito di speranza
un bimbo che guarisce per liberarsi uomo
mentre ciò che illudeva muore
mentre ciò che era morto danza
~ Tiziana Cerra