NON È AMORE SE NON È AMORE PER LA PREZIOSITÀ DI CIÒ CHE È


NON È AMORE SE NON È AMORE PER LA PREZIOSITÀ DI CIÒ CHE È

Possiamo solo fare diventare il seme parte di noi amandolo ma, non possiamo stringerlo o trattenerlo, non diverrebbe nulla tra le nostre mani.

Ha bisogno del suo luogo il seme ove fare tutto da solo per accadere e divenire ciò che da solo può riuscire ad essere.

Non si spinge il fiume, non si dominano le maree, non si controlla il vento.

Possiamo accompagnarlo lì il seme, alla porta del cuore ma, non possiamo pretendere cresca proprio lì o come vorremmo noi, come un altro seme o come tutti gli altri semi dell'universo. Ha bisogno del suo terreno per trasformarsi.

Non possiamo affrettare il suo naturale corso e la sua maturazione, non possiamo pretendere di forzarlo ad esser diverso da se stesso, non possiamo chiedergli di non farsi influenzare dall'acqua e dal sole, dal vento e dal tempo, dagli altri uomini o dalle altre donne che di lì passeranno rischiando di calpestarlo o di strapparlo alla terra , possiamo solo attendere mentre anche noi diveniamo, possiamo solo averne cura, possiamo solo curarcene ma, con immenso ed infinito amore.

Possiamo andarlo a trovare ogni giorno. Spingerci fino a toccarlo delicatamente per poi tornare indietro e lasciarlo alla sua solitudine.

Possiamo portarci ogni giorno un po' di più verso il seme, ma per osservarlo da lontano per non rischiare di sciuparlo.

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