Che rumore fa la fragilità ora che la riconosci tua?
Abbine cura, prendila per mano, sta tentando di insegnarti la via.
Abbine cura come per avere cura di chi ami.
Accarezzala anche quando è struggimento, anche quando il fiato si fa corto e si fa ingombrante, anche quando respirare sembra impossibile.
Respingere ciò che non amiamo di noi è il primo modo per dargli forza, accoglierlo la prima “strategia” per trasformarlo nel suo opposto.
Che rumore fa l’amore che muove il tuo cuore? Ciò che tu sei, chi ami è. E così costantemente una danza impalpabile intreccia i vostri destini ad un livello più profondo, sempre più profondo.
Le vostre esistenze comunicano costantemente oltre le parole, oltre la presenza, nell’oblio di ogni incertezza, nell’irrompere di ogni dolore e di ogni distanza.
La deframmentazione delle certezze è necessario passaggio per imparare un abbandono che non sei mai riuscito a mettere in atto.
L’esistere ti chiede di abbandonarti, di spostare totalmente la manipolazione e l’unico modo che ha per farlo e quello di distruggerti ogni appiglio, ogni convincimento faticato e sudato. Ogni spiraglio. Ogni sicurezza raggiunta.
Ogni volta che ti abbandoni sei universo. Ogni volta che ti affidi oltre la tua mente razionale e ben oltre le tue capacità , sei nell’universo.
Così cambia “il destino”.
Sei in terra affranto? Rimanici. Il tuo compito non è imprecare, nè alzarti nell’immediato, il tuo compito è stare in Terra ed esser grato, fino a quando non impari ciò che solo in terra puoi imparare.
Fino a quando comprenderai che forse stare in terra ti fa esser meno vicino al cielo ma ringrazierai perché è solo perché sei in terra che potrai finalmente toccare la caducità, la bellezza e la fragranza di ogni singolo fiore.
Ciò che ti spetta non va rincorso, ciò che ti appartiene ti raggiungerà ovunque sarai. È solo questione di tempo, è solo il momento di manifestare anche tu la tua vera fragranza.
Tiziana Cerra