Mi sono sentita piccola e grande insieme di fronte al silenzio di Francesco, solo, questa sera, in quella grande piazza. Solo come soli ci sentiamo un po’ tutti in questi giorni. Era il silenzio di un uomo, dentro un ingombrante abito bianco. Ingombrante come tutto ciò che separa, definisce e divide. Quel silenzio, lo stesso silenzio che travolge me da un po’ di tempo e che porto dentro da un po’ di tempo. Mi mostra la confusione e la sofferenza ma ancor di più l’amore e la speranza, la gioia. Quel silenzio che ogni giorno tenta di ricordarmi che tutto è già avvenuto, entrare nella tempesta ed anche sapere come uscirne. A tutti coloro che hanno il coraggio di essere uomini oltre ogni separazione, oltre ogni abito o precetto dico grazie. Grazie perché è solo da uomini privi di tonache, di rosari e di orpelli che sapremo guardarci negli occhi con amore ed è solo nell’amore che sapremo riconoscerci.
Francesco io ti ero seduta accanto stasera ed insieme a te a modo mio, piccola come ogni essere umano ma grande perché per mano al mondo, ho pregato.
Grazie.
Tiziana Cerra