CIO CHE CI APPARTIENE DIMORA NELLA MEMORIA DELL’ESISTENZA NON E DIVENIRE MA E RICORDARE


CIO CHE CI APPARTIENE DIMORA NELLA MEMORIA DELL’ESISTENZA NON E DIVENIRE MA E RICORDARE

È muovere le sorde corde della comprensione che mai sente.

È nel cuore, oltre ciò che credi possibile, oltre quel che senti di sapere e di potere fare.

È perderti perché tanto un giorno saprai trovarti, confonderti perché tanto un giorno avrai chiarezza, sospenderti perché tanto un giorno troverai la direzione, tardare perché arriverà il tempo della puntualità ma adagio, lentamente, con calma.

È intrecciare le mani mentre passeggi e sentire la brezza gelida scaldarti, è vedere il paesaggio spoglio fiorire dinnanzi ai tuoi occhi.

È varcare l’uscio di casa per scoprire che la tua casa è il mondo e che ogni estraneo è universo dal quale attingere e apprendere ma di te.

È pazientare, rallentare ma per correre. Indietreggiare e incespicare ma per avanzare. Spostarsi e allontanarsi ma per ritornare.
Chiudersi e asserragliarsi ma per saper aprire davvero.

È rosa nel blu, è blu nel rosa, è tutto nel niente e niente nel tutto.

È lo spazio che si incastra al vento mentre ti narra del tempo e la lentezza di chi corre lontano rimanendo fermo.

È la meraviglia mai banale che chiede di esser compresa e scoperta, è il non ovvio che stimola il tuo cuore e la tua ricerca.

Non è fatica che stanca ma una caccia al tesoro che gioca e diverte.

Non è l’impossibile che vuole spaventare è quel che non sai di conoscere, che per farsi ritrovare vuole prima incuriosire.

È rigenerarsi nello sforzo, apprendere nella non comprensione, avvicinarsi nella lontananza.

É perdonarsi l’irruenza, accarezzarsi la non pazienza, non bruciarsi nel proprio stesso dirompente fuoco che arde, amando il fuoco e certi che non arriverà a bruciare quel che amiamo pur quando lo divora.

È “va bene” nonostante tutto. È saper notare le piccole piccolissime cose che hanno già saputo cambiare.

È sapersi neve che cade anche quando si è valanga, è sentirsi pioggia gentile anche quando si è tornado che insacca.

È ripararsi con la minuzia dell’amore,con lo sfiorarsi delle carezze, con le favole che trasformano l’incertezza.

È ingarbugliarsi nella confusione e perdonarsi nel silenzio soli tra le mura che parlano impenitenti e raccontare a se stessi che va tutto bene perché la vita é meraviglia, é speranza sempre, è alzarsi un giorno e guardarsi intorno e scoprire che mentre ti convincevi, nelle difficoltà, che tutto andava bene tutto stava già mutando.

É così che arriva oggi, è così che tutto è già cambiato, l’immutabile che non è mutato ma che finalmente si è solo compreso, ritrovato, risvegliato.

Non è mente che imbriglia quando è cuore che ama, quando é esistenza che è amore, quando il tempo non esiste ed “essere” è la memoria del ricordare.

Tiziana Cerra - Love Trainer
MASTER COUNSELOR
 - FORMATORE IN DINAMICHE RELAZIONALI
 - Specializzato in CAMBIAMENTO STRATEGICO nelle SEPARAZIONI 
e nelle DIPENDENZE AFFETTIVE - 
(Consulente non medico)


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