Non sempre si smette di amare quando ci si sposta. A volte ci si sposta per poter proseguire, per sapersi ritrovare interi. Talvolta occuparsi dell’altro è spostarsi, perché nulla è evolutivo ed utile a nessuno se si affronta una relazione con lo spirito del sacrificio. Il sacrificio implica la rinuncia a se stessi e chi non ama se stesso non può amare nessuno. Spostarsi è spesso abbracciare il silenzio, quel silenzio che altrimenti troppo spesso diviene lotta all’ultima parola, dove sfinirsi non è più amarsi. C’è chi si lascia una volta sola eppure non “abbandona” il partner, c’è chi torna a casa nella stessa casa ogni sera, eppure “abbandona e lascia” il partner, ogni giorno, più volte al giorno. Spesso chi torna a casa tutte le sere, giudica chi non rientra più dove l’amare non è bastato a non farsi male. In realtà né l’una, né l’altra ipotesi sono giuste o sbagliate, semplicemente ognuno fa quel che può, quel che necessariamente sente e deve. Se non sai taci, se pensi di sapere smetti di pensare. “Se punti un dito contro qualcuno ricordati… tre dita, sono di riflesso puntate verso e contro di te”.
Tiziana Cerra

Ph Sander Sammy, Unsplash

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