Ciò che conosci di te, non sei tu, ed è ciò che apparteneva a ieri. Oggi tu sei già altro e tra poco sarai qualcos’altro ancora e ancora e poi domani e dopodomani ancora. Tu sei invece il fulcro, il profondo, l’essenza, la radice, ciò che da sempre, di te,si prende cura e che di te davvero sa. Ciò che si prendeva cura di ciò che credevi di essere fino a ieri e che con te continuerà a camminare e a vegliarti, sempre, continuando a chiederti ascolto fino in fondo, perché non è continuare a ridere, a fingere, è stare in tutto ciò che c’è, con te, senza volerne scavare le cause, capirne i motivi. Sapersi non è comprendere perché, ma vuotare, stare, accettare il silenzio e lì respirare ma finalmente, profondamente. @tizianacerra.com
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