La sofferenza va elaborata, guarita, abbracciata. La sofferenza se rimane costante vittimismo diviene sopraffazione, esasperazione, pretesa, prepotenza, arma. Il dolore non autorizza il ferire, il dolore amplifica l’amore e induce alla comprensione. Se la tua sofferenza ti sta autorizzando a fregartene, a non curartene, se la tua sofferenza fomenta separazione, facili giudizi, autoritarismo e cattiveria, allora non l’hai compresa, allora le tue sono tutte scuse, allora la stai sprecando.
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