C’è qualcosa di più importante che ogni donna deve restituire a se stessa. Non si tratta del rispetto di un eventuale partner, non dell’attenzione e del tempo di un fuggitivo amore, non di una casa per due e di un tiepido bacio oltre la soglia di un uscio alla sera. Non di una favola antica e desueta. Ma dell’alzarsi di gioia e da sola, quel che avviene dopo aver toccato il fondo, quel che si raggiunge dopo aver attraversato l’oblio. Quel trascinarsi non più stanco oltre la porta che la segrega, chiusa dall’interno a doppia mandata dalla sua paura di volare. Quella che la spinge a dipingersi vittima e a lamentarsi e a lamentarsi e a lamentarsi. Quello che ogni donna dovrebbe restituire a se stessa è la voglia di voler realizzare i suoi sogni impossibili rilanciando i suoi dadi ad ogni caduta e risvegliando ogni ardire, accorgendosi così di non aver mai davvero desiderato un principe azzurro che le salvasse la vita, piuttosto una vita piena di vita, di ardore e passione e di un principe blu capace di attraversare oceani e deserti in bonaccia come in tempesta pur di sfidare se stesso per raggiungerla all’orizzonte.
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[ph Miho Hirano Art]