Ci sono dolori che non passano,
che si insinuano sotto la pelle e raschiano via
quel che è rimasto della dignità.
Ci sono fantasmi che non scappano ma che continuano a vagarti dentro, fino a farti crollare.
In fondo a quei tunnel, fatti di fiato corto e sfide impossibili, vi è però sempre un piccolo e flebile fuoco che non si è mai spento.
Raggiungilo, sii forte.
A te che sai quanto gelo ci sia laggiù.
A te che sei facile da giudicare, perché lotti in pubblico con i sensi di colpa e con le paure.
Ai grandi uomini che si espongono, insegnandoci con la loro stessa fragilità cosa sia la vita, cosa sia ogni tentativo di rinascita, che cosa sia ogni caduta e quanto facciano male commenti taglienti e impenitenti giudizi. A te, a voi, a noi, vada oggi, domani e sempre ogni abbraccio e ogni vittoria, perché possano essere per sempre sostegno, mano che afferra e trascina via da quel buio, così buio da far dimenticare che esista ad attenderci la più luminosa luce, quella di un nuovo e meritato giorno.
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