È andata via di casa a tredici anni come accade a molti sportivi, ha ringraziato mamma e papà come hanno fatto in tanti sul palco dell’Ariston, ha tremato emozionata durante il suo discorso e ha trasmesso non l’essere invincibile di chi alle performance è abituato ma la fragilità ed il tentennare di chi troppo spesso è stato giudicato. Le ferite sono sempre solchi profondi ed è vero che riportano a se stessi e a rafforzarsi ma una società che porta chiunque a scusarsi per le proprie fragilità, per avere forse sbagliato nel dolore, non è una società che condanna chi giudica ma una società che nel profondo, ignora, di non riuscire a perdonare se stessa.
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Ph Paola Egonu