La parola ebraica Pesach, Pasqua, in aramaico Pascha, significa “passare oltre”. Che possiate quindi passare oltre. Oltre tutto quello che vi costringe a non ridestarvi, a non credervi abbastanza, tutto quello che non vi fa andare verso e incontro all’abbondanza che vi attende, ai vostri sogni. Pesach indica la liberazione di Israele dalla schiavitù. L’uomo che diviene divino attraversando il suo travaglio di semplice uomo. L’uomo che si libra alla magnificenza di quel se stesso che prima ha dovuto piegarsi, esser umiliato, crocifisso. È il passaggio da morte a vita o forse il momento dove più di ogni altro, possiamo ricordarci che tutto è uno e non vi è mai separazione, tra uomo e donna, tra qui e lì, tra terra e spazio, tra noi e gli altri, tra odio e amore, tra adulto e bambino, tra coraggio e paura, tra oscurità e luce, tra stringersi e lasciarsi andare, tra morte e vita.
Che possiate “passare oltre” e risorgere, non tentando di divenire migliori di altri ma trovando il coraggio di divenire migliori di chi eravate ieri e di ciò che sarete domani e ancora e poi ancora e poi ancora... Passate oltre in questo spazio tempo che non è mai esistito, così come non sono mai esistite le limitazioni di voi in cui avete creduto, in cui avete temuto, quelle che vi hanno fatto tremare o che vi hanno illuso di non essere unici e speciali, mai soli e sempre, sempre tanto e immensamente amati.
Tiziana Cerra
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