Perché mai chi sei dovrebbe trovare un’identificazione collettiva? Perché gli altri dovrebbero applaudirti? Magari stai facendo qualcosa di così tanto straordinario tanto da risultare fastidioso, incomprensibile. Più ti avvicini a te stesso e più è probabile che quel che ti circonda si sfumi, assumendo sempre più carattere di estraneità. Questo non accade perché gli altri cambiano ma perché tu, ti riconnetti alla parte più profonda di te. Più ti avvicini a chi sei da secoli e più è difficile ritrovarsi nei luoghi comuni,nel fare e nel sentire di tutti. Prendersi cura della propria anima ha a che fare con l’accettazione di quella disidentificazione, a tratti davvero dolorosa, insieme all’accettazione che ciò che di noi ci rende differenti, non ci rende in realtà sbagliati, estranei, ributtanti, piuttosto curiosamente e perfettamente unici. La rivelazione delle tue passioni quindi, non ha a che fare con l’appassionarti banalmente a ciò che interessa ai più ma con il risvegliarti ad ascoltare quell’onda interiore che sembra riconnetterti a tutto e a tutti, non prima però di averti rivelato lentamente chi sei, quel che ami e quel che invece da sempre detesti.
tizianacerra.com

[foto 五玄土ORIENTO, unsplash]

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