Il senso di solitudine è eco dall’eterno tempo che bussa. Non ha a che fare con ciò che hai o con ciò che non hai intorno, con chi hai o non hai accanto. È quel fiato che si accorcia affinché sia cambiare respiro, è quel ponte tra ciò che è e ciò che è stato, che si accorda al tutto, se gli fai strada e gli presti ascolto. Divenire consapevoli aiuta ad abbracciarsi, abbracciarsi aiuta a lenire tutto il dolore, mostrandoti così ciò che di te non conoscevi. Quel vuoto interiore è lì per aiutarti a dare dignità a chi sei stato e conseguentemente a guarire e a liberare, chi puoi invece da oggi, essere.
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[foto Jordan Steranka, Unsplash]