Proteggiti gli occhi e quattro dita sotto al cuore. Proteggi il diritto a innervosirti, a fare capricci, a incaponirti. Tieni sempre una parte di te per te e senza farne accenno, senza svenderla o svelarla per un sorriso o per farti compiacere, avanza senza curarti dei musi e dei ricatti. Quando tutto corre veloce tu fermati e quando sei esausta sfinita rimani, osserva i tuoi draghi Interiori e porgi loro abbracci. Riempi lo spazio tra le domande imprudenti e l’imbarazzo con il silenzio e non più forzando risposte. Non dire. Non cercare di accontentare. Arrogati il diritto di dissentire e quando le fiamme si spegneranno e i roghi di indignazione di chi non ha sopportato traboccheranno e si faranno cenere, tu attendi, attraversa quel buio silente. Respira, taci, non cercare nessuno. Fatti fiaba per chi ti ama e dimenticanza per chi ti disconosce. Accetta. Aspetta, osserva, ascolta. Chi c’è ancora lì?chi ti è rimasto a lato sii certa che è sempre stato lì, chi non ritroverai accanto, accanto non lo hai mai avuto.
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(Foto Neom, unsplash)