Sapere osservare crea un legame speciale con l’universo circostante. È portarsi a contemplare l’ineffabile, a connettersi con il mistero e l’ignoto, a riconoscere la bellezza che fa superare la paura del buio, ad accettare la caducità delle certezze e le risorse celate nelle precarietà. Non basta cambiare strada per cambiare il destino di un viaggio, occorre assaporarla quella strada, ascoltarla, lasciarla riverberare tra le dita e il cuore mentre scopriamo in noi risorse appena sussurrate, tanto inimmaginabili, imperfette quanto integre, piene di valore, sensate e che una volta disotterrate sanno sorprendere disserrando nuovi scenari destinici.
tizianacerra.com

(Foto Tim Foster, unsplash)

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