Immaginati foglia che galleggia su un ruscello, un conto è saper galleggiare, un altro è lasciarsi trasportare, si può galleggiare opponendo resistenza o fluendo con l'acqua o diventando l'acqua stessa. Ecco così dovremmo imparare a vivere, fondendoci con il flusso della vita, senza opporre resistenza, sperimentando un senso di leggerezza e di armonia con l'universo. È percepire il "suono del silenzio", il suono del non suono, il suono di chi non si oppone ai suoni e ai rumori e neppure al silenzio ma di chi si fa tutt'uno con quel che incontra, con ciò che attira, con ciò che è. Una consapevolezza che va al di là delle parole e delle forme. Una comprensione che non può essere pienamente espressa con il linguaggio convenzionale, perché non può esser detto ciò che non sa neppure esser immaginato, ecco perché il primo dei nostri doveri è quello di saper ricominciare a sognare.
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(Foto Ryan Everett, unsplash)