Spesso, il problema risiede nelle etichette e nei ruoli che ci autoimponiamo e imponiamo agli altri. Pretendiamo che gli altri si conformino ai ruoli che ci siamo dati, e quando etichettiamo qualcuno o qualcosa, ci aspettiamo che nessuno metta in discussione le nostre convinzioni e certezze. Questo rende l'interazione faticosa, stancante, presuntuosa e pretestuosa. Abbiamo bisogno di svestirci delle etichette per liberarci, di riconoscere il dissenso negli occhi di chi ci ha sempre visto diversi e, soprattutto, di imparare che una volta conquistata la libertà, non possiamo tornare indietro. Non possiamo accontentarci di ciò che ci limita o di chi si irrita vedendoci sfuggire ai ruoli imposti, isolandoci. La solitudine diventa il rifugio delle creature libere e l'unica voce possibile per chi per troppo tempo è rimasto nascosto per accontentare gli altri.
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(foto Tim Mossholder, unsplash)

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