QUANDO IL SILENZIO PARLA L’AMORE SA ALZARSI, I VARCHI DELL’INFINITO TEMPO APRIRSI E LA PAURA DISSOLVERSI.


QUANDO IL SILENZIO PARLA L’AMORE SA ALZARSI, I VARCHI DELL’INFINITO TEMPO APRIRSI E LA PAURA DISSOLVERSI.

Perché forse ancora prima di amarsi bisognerebbe nascesse in ognuno il desiderio di proteggersi e di salvarsi, l’uno dovrebbe salvare e proteggere l’altro ma da se stesso.

Quanto è presente l’amore in ciò che facciamo per l’altro, quanto l’altro è presente in ciò che riusciamo a fare oltre noi.

Mi chiedevo cosa fosse la debolezza oggi, se non due occhi capaci di tradirsi per amore, se non una voce capace di spezzarsi di emozione.

“Tradirsi” non ha nulla a che fare con un altro amore, è piuttosto abbassare le barriere della paura e lasciarsi guardare fin dentro ad ogni debolezza, giù giù oltre e fin dentro al cuore.

Debolezza è in realtà la forza del cuore che sa rimaner spogliato quando sa divenire spontaneo, autentico, semplice, contributivo e assolutamente fermo e inamovibile, capace di credersi.

È il luccichio degli occhi quando non sanno tacere, perché l’amore può fare tacere la bocca ma non sa fare tacere gli occhi.

È riuscire a sentire la voce di ogni cosa, persino del silenzio che se non tace balbetta e che se non balbetta tace per mano ad ogni emozione.

È credere negli equilibri che sanno crearsi ma piano piano, tra un allungarsi e un ritirarsi , tra uno spingersi verso ed un correre in senso opposto.

Quanto sa essere incredibile il silenzio, quanto sa urlare le verità il silenzio.

Quanto riesco ad ascoltarti quando taci e tu quanto riesci a sentirmi quando taccio?

A tal punto che poi è difficile rinunciare a tutto questo perché il parlarsi non conserva la stessa intensità. Perché se tacere non ha nè limite ne pudore, parlarsi è limitarsi e non sentirsi mai abbastanza pronti.

Questo dovremmo chiederci tutti smettendo di combatterci, dandoci tempo invece che spingerci e affrettarci.

Accade così poi, quando lo sperimenti, che è difficile fare a meno del silenzio, è così quando lo hai reso tuo buon amico, è davvero difficile rinunciarci ed è complicatissimo.


È difficile fidarsi delle parole quando hai imparato a fidarti del silenzio.

È difficile affidare un messaggio del cuore al parlare quando sperimenti cosa sa farne il silenzio, dove sa portarlo il silenzio, quanto sa proteggerlo, proteggendoti il silenzio, quanto sa immensamente amare il silenzio.


Si può diventare silence-addicted, perché il silenzio contiene l’intensità dell’universo intero e non solo di quello che sa rendersi palese ma anche di quello che sa accarezzare solo se non gli si chiede di parlare.

Perché l’amore che sa crescere nel silenzio è un amore pregno di emozioni, puro e pregno di esistenza, un amore pregno di vita e quando impari a sentire la voce dell’amore che nel buio tace, è perché sa parlare anche in te e perché sa fare parlare tacendo anche il tuo di sentire.

Perché cos’è il silenzio se non il sentire poggiato sul cuore, il divenire poggiato sul nulla, l’amore poggiato sull’infinito tempo, le mani che sanno sfiorarsi poggiate sul cielo, la voce che sa arrivare poggiata al sol ricordo, la lingua capace di insinuarsi ovunque poggiata sul sol tacere.

Perché cos’è il silenzio se non il tuo corpo che sa credersi, il tuo cuore che sa fidarsi, il tuo tempo che sa aspettarsi.

Il silenzio in amore non è “non parola” mai, il silenzio in amore è profondo ascolto sempre, fuori e dentro te ed è questa la differenza ed è questa la meraviglia.

Chi non ti parla non sta tacendo ma ti sta ascoltando, chi non ti parla non ti sta evitando ma sta ascoltando se stesso.

Chi non ti parla non ti sta “non considerando” ma ti sta cercando fuori e dentro sé e si sta cercando fuori e dentro te, non nella banalità di ciò che si può dire ma nell’immensità di ciò che pochi avranno la fortuna di “capire”.

Non è possibile parlarsi e cercarsi, chiamarsi e trovarsi, dialogare e scegliersi.

Tutto sa avvenire solo nel silenzio, tutto sa avvenire un passo prima della parola e molto molto prima di ciò che il cuore sa dire o sa comprendere.

Tutto sa avvenire e crescere un passo prima dell’azione, nella profondità della preghiera che è sempre solitudine e discernimento, gratitudine e consapevolezza, ascolto e complicità.

Silenzio vuol dire non permettere a ciò che le parole non sanno dire di poter influenzare, vuol dire non lasciare agli occhi che non sanno vedere la possibilità di guardare, vuol dire non lasciare alle mani che non sanno arrivare la possibilità di fermarsi e di limitare.

Il silenzio è il sesso che non basta, il senso che sa cercarsi, l’amore che sa quanto vale e vuole.

Il silenzio è il tempo che scompare, lo spazio che si annulla, la voce che sa farsi canto.

Il silenzio è l’universo che sa divenire infinito, il battito del cuore che sa divenire respiro e l’incredulità che sa trasformarsi in amore certo.

È così che tutto sa avvenire, semplicemente tacendo, così semplicemente correndo nel silenzio, così semplicemente avanzando nell’oscurità che non ti sa confondere e che non ti può fermare, che ti devia ma che non ti sa spostare, che forse sa anche non parlare ma che difficilmente sa tacere.

É così che ciò che getti nel vento sa trovarsi, è così che ciò che ami davvero davvero e lanci nell’universo sa sempre tornare, laddove ti ha perduto , laddove ti ha lasciato, laddove vi siete promessi di ricordare, fino a saperti “raggiungere” , fino a saperti ritrovare.

Tiziana Cerra Love Trainer
MASTER COUNSELOR FORMATORE IN DINAMICHE RELAZIONALI Specializzato in CAMBIAMENTO STRATEGICO nelle SEPARAZIONI e nelle DIPENDENZE AFFETTIVE (Consulente non medico)

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