NON PIÙ PAURA CHE STRIDE MA PROFONDA LIBERTÀ DI CHI LIBERA CORRE E RIDE.
LA MIA STRADA VERSO CASA
(esperienza)
L’ipnosi è uno stato di concentrazione forte, incredibilmente intenso. Una concentrazione molto molto forte.
Al contrario di quel che crediamo l’ipnosi non può essere solo indotta da un terapeuta ma può avvenire più volte durante il giorno mentre guidiamo e perdiamo la direzione della nostra rotta, mentre gli altri parlano e noi ci assentiamo, durante la proiezione di un film e così via.
L’ipnosi non è un viaggio nel tempo e non è nulla di pericoloso, l’ipnosi è un ricordo molto forte espresso nel tempo presente, in un tempo diverso da quello già vissuto, un ricordo pregno di dettagli fondamentali allo svoltare del nostro tempo attuale ed è passaggio utile alla nostra necessità del momento, alla nostra evoluzione.
Ci sono molte dimensioni fisiche e non fisiche ma per comprenderlo occorre esser pronti e aprirvisi ma lentamente e imparando ad ascoltarsi e a credersi e imparando a comunicare con ciò che è in noi e oltre noi.
Lo spazio e il tempo non sono quelli che crediamo e mai quelli che pensiamo ma se riusciamo a rilassarci sono quelli che sentiamo.
Sono mesi, tanti tanti mesi che mi preparo a questi giorni di seminario con il Dottor Weiss, che come molti sapranno nonostante sia un medico psichiatra si occupa di regressione e di vite precedenti.
Quando fluiamo di noi tutto sa avvenire e la vita piano piano come fosse un fiume ci conduce al mare.
Le “funzioni altrui” sono fondamentali anche se chi ci stimola al cambiamento non ha idea alcuna di ciò che sta muovendo in noi, di ciò che sta facendo semplicemente rimanendo fedele a se stesso.
Questo è appartenersi, questo è muoversi, questo è salvarsi, questo è l’amore.
Per questo dobbiamo avere fiducia in noi stessi e negli altri, qualsiasi cosa facciano, qualsiasi cosa muovano, ovunque vadano con noi o senza noi.
Ci sono stati avvenimenti molto forti nella mia vita negli ultimi tre anni che non indicherei con nessun termine negativo ma che definirei una reale nuova tendenza ed un assomigliarsi profondo a chi forse non avevo il coraggio di essere. Aiutavo gli altri a vivere ed interrompevo me costantemente morendo un po’ ogni giorno.
Negli ultimi tre anni la mia vita mi ha “costretta” ad abbandonare tutto ciò che di effimero e superficiale mi apparteneva (tranne la mia fede, la passione sfrenata per gli stivali e per la musica, tranne l’amore che avevo nel cuore, quasi come se dovesse prepararmi all’intensità di questi giorni e ancora di più forse alla regressione con il Dottor Weiss.
La vita in questi anni mi ha rallentata, spogliata, tranquillizzata, alleggerita, spostata, trasformata molto profondamente e resa capace di fluire sempre senza interrompermi più.
Insegnandomi ancor di più che questa è l’unica condizione necessaria al vivere.
Questa settimana sapevo sarebbe stata una settimana forte, visto il seminario di venerdì. Il ritorno dall’attività fatta al Kaikan di Corsico insieme a tutte quelle donne, aveva già portato effetti incredibili a me e a tantissime di loro, che con me stanno correndo verso loro stesse.
È stata una settimana di forti prese di coscienza e di libertà assolute, ancora più grandi, ancora più chiare e prive finalmente di paure nel nostro singolare scorrere.
Ieri in una sorta di pièce teatrale ho vissuto qualcosa di ancora più inaspettato, intenso, meraviglioso, unico. Non è la prima volta che mi accade ma è uno degli accadimenti più potenti e forti, avvenutomi.
Non vi racconterò i dettagli che hanno bisogno di rimanere protetti nel mio cuore e che elaborerò, non con il pensiero ma con la mia intera vita.
Ieri ho fatto però un vero e proprio viaggio nel tempo, sollecitata da circostanze per me molto importanti e forti, attraverso ricordi ed emozioni incredibilmente profonde e radicate.
La cosa più incredibile è aver vissuto una sorta di stato ipnotico a più riprese durante l’arco dell’intera giornata, quasi fosse preparatorio a quello che più tardi sarebbe accaduto.
Il senso di ogni singolo passo era l’attraversamento di quella appartenenza così forte ad una me che forse ho davvero rifuggito per troppo tempo e che ora era pronta ad “esserci”.
L’attraversamento di quella me con una consapevolezza ed una gioia totalmente differenti, piene di fiducia e vita. Tornavo indietro per accompagnarmi fuori da ogni prigione che mi ero costruita e per mano alla mia nuova vita, nuova perché capace finalmente di essere là me del mio intero esistere.
Ma come nei finali delle migliori opere teatrali il meglio doveva ancora venire.
Mi ero punta con quel fuso e addormentata per troppo tempo, mi ero costretta a dormire per non essere e un po’ a morire per paura di voler davvero vivere.
In tarda sera, in un orario importante al mio cuore, ho avuto uno stato di ipnosi ancora più profondo, che mi ha portato a distruggere ogni meccanica di paura e di pensiero, di giudizio e di preconcetto, di dolore e di interruzione, un’alternanza emotiva fortissima tra perdita di coscienza e fortissima consapevolezza.
Il tutto stimolato da un evento evocativo per me centrale in questa vita e da una delle persone più importanti del mio vivere.
Ieri notte la mia vita è totalmente cambiata e di certo “per mano ad ogni singola donna che con me corre con i lupi”, facendo amicizia con se stessa e con i lupi stessi, imparando a divenire amore amando tutto e tutti in modo esponenziale ma ripartendo da sé stesse.
Ieri notte l’eco di dolore della “bambina che è in me” si è trasformato “nell’urlo di gioia” della donna libera che sono diventata.
All’attore più importante di questa mia regressione, che già tutto sa, il mio grazie anche qui. Grazie per avermi mostrato con immenso sentire, l’unica mia via possibile per mano e “verso casa”.
Ogni incantesimo ora si era trasformato in fiaba per mano al mio risveglio e a quella me che non era più “principessa addormentata” ma “guerriera dal tempo senza inizio”.
Tiziana Cerra