LENTO LENTO... LEGGERO LEGGERO...
Che poi il passaggio tra le cose taciute e quelle dette è di più di una stagione ma di più anche di una moltitudine di stagioni.
È avere consapevolezza che non siamo nati il giorno della nostra nascita e che per fare affiorare coerenza di dire occorre pescare lontano, occorre non dire.
È il tempo per “saper vedere”, per sedimentare, per divenire forti e consapevoli, per lasciare andare, per lasciarsi emergere, per sapere amare. L’urgenza del dire porta con se sempre una mancanza, una debolezza che sottende, un’ansia che per placarsi non attende. La capacità di saper tacere è invece l’emergere dell’importanza, l’ergersi della sicurezza, la passione della lentezza. Tacere vuol dire sfiorare e non toccare, immaginare e non pensare, indietreggiare e non invadere, fermarsi aspettando e accadendo e non rincorrendo e spostando. Se sono colmo di felicità e di me so attendere l’onda perfetta, per dire o per tacere, per liberare alleggerendo e anche solo parlando per non agganciare, per non incatenare.
~ Tiziana Cerra Love Trainer