L’AMORE NON CHIEDE DI COMPRENDERE PERCHÉ L’AMORE SA RICORDARE.
Sai che riconosci il calore di quel respiro e la forza di quelle braccia.
Sapete già che parlarvi non è dire e salvarvi non è aiutarvi. Che esserci non è prendervi e vivervi è proteggervi.
Nessuna separazione mai ancor più quando sarete divisi. In distanza creerete consapevolezza e vi libererete dalle catene dell’ego per guarirvi e per avvicinarvi, uniti tesserete attraversamenti e speranze.
Ricorderete le cavalcate insieme nei deserti del tempo, inseguiti da cavalieri oscuri o da feroci predatori e di quando furtivi scappavate dalle vostre case di legno in fiamme, sconfitti ma per mano.
Vi sorprenderà il ricordo di ferite copiose tamponate con i vostri reciproci indumenti stracciati e lisi. Il coraggio erano le lacrime, le mani e i sorrisi dell’altro. Ricorderete quando l’unico modo per scaldarvi, erano i vostri corpi nudi uniti.
Ricorderete le perdite, i tormenti, le paure, le vostre mani legate che si allentavano per riafferrarsi più forte. Gli spintoni tra la folla e il morire specchiandovi negli occhi rassicuranti dell’altro.
Ricorderete il calore di quello sguardo e il promettervi ogni ritorno ma soprattutto, ricorderete la forza della presenza dell’altro nella vostra vita.
Gli spiriti famelici non più vi avranno, i boia e i cacciatori di taglie perderanno di voi le tracce ma la paura di esser da loro braccati sarà illusione che fa male in questa vita. Superatela.
Ricorderete le stanze che vi hanno accolto e i sorrisi che vi hanno avvolto. Le lacrime che per voi hanno pianto, le madri che vi hanno stretto e i padri che vi hanno liberato. Il
senso del vostro esserci e del vostro sapervi, così come di ogni necessario separarvi.
Ciò che vi unisce cavalca i tempi nei secoli e lega i venti tra i paesi. Ciò che vi unisce immortala scenari di pace per proiettavi nell’ovunque dando speranza ai pavidi.
Ciò che vi divide, allontana per generare più forza nel rivivervi , più consapevolezza nel non cedervi, nel non credervi comuni, riconoscendovi alchimisti di pace.
Ogni dolorare sarà coscienza nel risveglio, per non disperdervi nei pensieri o nella pochezza del vostro umano sentire. Siete sopravvissuti alla siccità dei tempi e degli uomini per imparare a sopravvivere dall’esservi distanti.
Il reciproco credervi abbraccia il vostro tragitto fino a casa. Il vostro sapervi, sa sempre il giusto per la vita dell’altro tanto da non esser stringere, tanto da saper quando andare, tanto da saper rincasare.
E quando ogni conoscere penserà di potervi allontanare o confondere, ogni sentire saprà farsi eco e risveglio, ricordo, pace e capanna.
~ Tiziana Cerra Love Trainer