TEMPO PERCHÉ SIA TEMPO. SOLO PERCHÉ SIA SOLE.
Ciò che replichi non è ciò che sei, ma l’idea di ciò che ancora ti ostini ad essere.
È già tutto mutato, sei cambiato tu, è che ti ostini ancora ad indossare contenitori rassicuranti ma che appartengono a ieri. Eppure va bene così, è perfetto anche ora.
Eccoti di nuovo a teatro devi entrare in scena, respira a lungo e gettando tutto ciò che è stato alle spalle affronta appena senti di potere, il tuo vero primo atto.
Consentiti di essere tu e per potere essere tu devi essere completamente solo. Essere chi hai sempre finto di essere era utile ieri, oggi non ti occorre, oggi non ti è più necessario.
Non esistono le paure di ieri, non esiste quel te di ieri che ti costringi a replicare. Anche chi ti circonda appartiene a ieri in una sorta di circolo vizioso dell’ultimo atto.
Sei grato, riconoscente, più forte e gioioso, ancora insicuro ma di certo più radicato e fermo, è che talvolta dimentichi, talvolta hai bisogno di dimenticare ed è giusto così. Il vecchio era identità, si tratta di morire e nascere di nuovo. Si tratta di giocarsi il tutto per tutto.
Bianco nero, buio giorno, su giù, cielo terra, vento sole, tempesta bonaccia. Tutto si rincorre e occorre, tutto è viaggio.
Cambiare è difficile ma talvolta lo rendiamo intenzionalmente addirittura impossibile.
Rifletti già chi sei eppure anche allo specchio vedi ancora il te che eri.
Non è più lamentarsi e compiangersi. Non è più sedersi e abbattersi.
Non stai più subendo , stai scegliendo. Anche quando cadi, rallenti, allontani, allenti. Anche quando ti ferisci o ti complichi stai scegliendo, ricorda stai scegliendo tu.
Strada e non problema. Vita e non difficoltà.
Smetti di voler esser guardato, “vediti”. Smetti di urlare, “ascoltati”, interrompi il tuo voler essere approvato, “sentiti”.
Ma solo.
Assapora, tocca, sorridi, mordi , annusa, ascolta e goditi. Di te e con te gioca.
Si ora gioca. Lancia tutto con coraggio nel vento, svuota le mani e il cuore e affidati, affidati all’universo.
Respira, respira, respira e ancora e poi ancora e ancora e ancora...
Scorrere e reinventarsi tacendo e fermandosi fieri e lontano da vecchie ansie, lontano dal vecchio tutto.
Chi ti manca davvero? Cosa ami davvero? Cosa senti, pensi , credi, come vivi davvero?
Ecco chi sei davvero.
Al centro tu.
Svuota tutto.
Svuota ancora.
Sganciati.
Lascia tutto fuori , socchiudi la porta e sorridi tutto è già fatto.
Il tempo ha bisogno di tempo.
Ancora un po’ di tempo.
I muri si assottigliano, le comparse evaporano, il cuore si scalda e scorre, il ricevere si fa capanna e le porte si aprono da sole al sole che corre, giunge e sorge. Rimarrà solo ciò che conta e deve, ciò che un tempo che non ricordi fu patto imprescindibile e seme.
Tiziana Cerra